10 Nov 2015
S.Oggetti

L’ispirazione per il nome del nostro spazio è venuta da “Il paese con l’esse davanti” di Gianni Rodari, la favola illustrata da Bruno Munari dove tutto si corregge “alla Rodari” e il temperino si trasforma in stemperino, “cioè un temperino con l’esse davanti”. Che “serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole” (Favole al telefono, Rodari).

La “S” puntata racchiude la nostra filosofia lavorativa e i mondi da cui proveniamo: la scenografia, i set e gli spazi arredati con scelte soggettive. Perché chi entra nel nostro negozio non porta via oggetti a caso, ma oggetti con l’anima.

Vendere mobili e arredi vintage, noleggiarli per spot e film o per eventi è stata e continua a essere una sfida e un metterci in gioco.

Il mondo immaginifico e l’approccio fiabesco di Rodari e Munari, cui il logo del negozio rende omaggio, è il nostro. Gli oggetti da noi, anche se vecchi, impolverati e sgangherati, tornano a nuova vita. Personalizzandoli in un mondo dove tutto è uguale, facciamo la differenza. Da noi, cercando tra un mobile e un set da tè, può capitare di trovare proprio la “sbrocca”, lo “stavolo” o la “spoltroncina” che si cercava rivisitata s.oggettivamente.

Puntare e giocare sulla forza comunicativa del nostro nome è stata la prima scommessa fatta quando abbiamo dato vita e forma a S.Oggetti, il negozio-laboratorio di oggetti e arredi vintage in via Procaccini 41 a Milano, con l’idea di mettere in comunicazione gli “oggetti” che vendiamo e i “soggetti” che li acquistano.

L’avventura di S.Oggetti è iniziata in un piccolo laboratorio in un interno vicino all’Arco della Pace per poi trovare la sua naturale evoluzione nel 2013 con una vetrina su strada, uno spazio espositivo dove tutto (lampade, oggettistica, sedie, scrivanie, cornici, cuscini e tessuti) è rigorosamente vintage.

Pensarlo solo come un negozio ci sembra riduttivo: S.Oggetti vi accoglie come fosse una casa. Per comprare o noleggiare, il salotto vintage in esposizione si trasforma e magari si finisce a scegliere le sedie e i quadretti della nonna sorseggiando un tè caldo e facendo due chiacchiere in amicizia.

La ricerca degli oggetti nei mercatini e il reinterpretarli è parte centrale del nostro lavoro, poi c’è la sfera emozionale che è il rapporto con la clientela: il trovare con loro (e per loro) vecchi oggetti e il proporre soluzioni che partono anche dai ricordi evocativi delle cose che proponiamo.

S.Oggetti è anche una vetrina nella vetrina. In negozio ospitiamo, infatti, anche opere di artisti e pezzi di artigianato che, si può star certi, non si troveranno altrove.

Rivalutare le cose del passato, non perderle e dargli una seconda, magari terza vita è il senso del nostro lavoro. Le case di S.Oggetti sono contaminate da oggetti vintage con la precisa volontà di personalizzare e rendere più “caldi” gli ambienti in cui viviamo, ma sono comunque proiettate in avanti, in un’antitesi di contrasti volutamente cercata.

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